Disturbi d'ansia
L'ansia è una risposta normale del corpo allo stress e al pericolo, ma quando perdura nel tempo e diventa invalidante, impedendo all'individuo di vivere una vita normale, può essere classificata come un disturbo d'ansia.
Gli adolescenti di oggi sono particolarmente vulnerabili e ansiosi, con tassi di prevalenza in aumento negli ultimi anni. Le cause dell'ansia possono essere molteplici: fattori più legati al contesto, come lo stile di vita, lo stress scolastico, la pressione sociale e la preoccupazione per il proprio futuro.
I sintomi dell'ansia possono comprendere preoccupazioni eccessive, anche legate al corpo e alla salute, attacchi di panico, problemi di concentrazione, insonnia, irritabilità ed evitamento di situazioni ansiogene, problemi legati al sonno, cambiamenti nelle abitudini alimentari (inappetenza o alimentazione incontrollata).
Fortunatamente esistono diversi modi efficaci per trattare i disturbi d'ansia, fondamentale è individuare situazioni e cause scatenanti e lavorare sul senso di autoefficacia, di modo da rafforzare la propria autostima e la propria capacità di agire in modo efficace nel mondo. Con il giusto supporto, si riuscirà ad individuare i pensieri che portano ad eventuali rimuginii e ruminazioni e a limitare sempre di più il loro impatto nella vita dei ragazzi.
La terapia farmacologica può essere utile in alcuni casi, come, ad esempio, quando ci si trova in una situazione di attivazione eccessiva, che non permette di intervenire con la terapia della parola. Tuttavia, si tratta di una fase di passaggio, utile a "sbloccare" la situazione.
Tra i disturbi d'ansia, gli attacchi di panico sono una condizione che desta molta preoccupazione. Essi consistono in una sensazione estrema di paura, con sintomi fisici come mancanza di aria, vertigini, tachicardia, sudorazione, rossore o pallore, freddo o caldo improvvisi e intensi. Spesso può capitare di confondere un attacco di panico con un attacco di cuore o un malore improvviso, ma si tratta di uno stato ansioso e di allarme intenso. Quando si verificano questi episodi è necessario concentrarsi sulla respirazione, riportandola a un ritmo regolare, questo abbasserà anche i battiti. Inoltre, è possibile aiutare la persona a riportare l'attenzione sul presente, utilizzando la sfera sensoriale. E' importante evitare giudizi o invalidazioni, facendo sentire la propria presenza, ma non minimizzando il problema.
Gli adolescenti possono imparare strategie di gestione dello stress e di rilassamento, come la meditazione che permette, da una parte da rilassare il corpo, dall'altra, di imparare delle strategie per rimanere ancorati al momento presente, senza lasciarsi trascinare in pensieri ansiosi nei confronti del passato o depressivi, nei confronti del futuro.
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I benefici della mindfulness sono dimostrati da un grande numero di studi, citando lo studio di Kuyken, W., Weare et al. (2013), condotto su un campione di 522 ragazzi inglesi, dai 12 ai 16 anni, i ragazzi a cui è stato inserito il Mindfulness in Schools Programme nel proprio curriculum formativo, contrariamente a chi ha mantenuto il curriculum standard, hanno riportato livelli significativamente inferiori dei livelli di depressione, livelli bassi di stress nella fase post-intervento, e punteggi più alti nei livelli di benessere.
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Ridurre i livelli di stress con la Mindfulness
Qui troverai un questionario autovalutativo sull'ansia che ti aiuterà a comprendere quali sono i segnali di allarme da considerare. Puoi decidere di compilarlo sulla base dei comportamenti osservati in tuo figlio, o di farlo compilare direttamente a lui, a seconda dell'età.